L’assemblea del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha approvato il piano delle attività della bonifica, lo strumento che consente di portare avanti il programma delle manutenzioni ordinarie in tutto il reticolo in gestione. E’ un importante piano di interventi, quello che nel 2024 prevede la manutenzione di 1.500 chilometri di 870 corsi d’acqua. “Parliamo di lavori previsti in tutto il territorio – afferma Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, con particolare attenzione alle zone più alluvionabili”. “Il piano del 2023 si è concluso in questi giorni in anticipo rispetto ai tempi previsti ed è già tempo di pensare al futuro – sottolinea Bellacchi – per il Consorzio la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, finanziata direttamente dai cittadini attraverso il contributo di bonifica, è una priorità”.
“Nel piano delle attività della bonifica 2024 – spiega Massimo Tassi, responsabile area manutenzione di Cb6 – abbiamo inserito anche tutta una serie di interventi in aree protette che necessitavano di manutenzione, per i quali sono necessarie autorizzazioni ambientali”. A questo vanno anche aggiunte l’attività programmata di vigilanza sul reticolo, quella sulle 18 stazioni idrovore, 14 fisse e 4 mobili (per un totale di 38 pompe idrovore), e sull’impianto di irrigazione.
L’iter che porta all’approvazione del piano delle attività della bonifica è abbastanza complesso, a tutela dei cittadini e anche dell’ambiente. Già nel mese di giugno Cb6 si è confrontato con tutti i 57 comuni, ai quali è stato chiesto di condividere necessità o problematiche che possano essere sfuggite alla costante attività di vigilanza. Poi la bozza del piano è stato inviato e discusso con le unioni dei comuni, per arrivare ai due incontri con il genio civile in cui sono stati predisposte la condotta e la linea operativa sulle attività da svolgere. A quel punto il piano è tornato al Cb6: prima il passaggio in commissione tecnica, poi all’ufficio di presidenza e infine in assemblea che ha dato il via libera agli interventi. Adesso il piano passa alla Regione Toscana che, dopo il parere definitivo del genio civile, dovrà procedere all’approvazione definitiva nell’ambito della giunta regionale.
“Un processo utile – conclude Fabio Zappalorti, direttore generale di Cb6 – per tutti gli attori operanti nella difesa del suolo a verificare le reali esigenze del nostro territorio trasformandole in attività di manutenzione ordinaria indispensabile ad aumentare la sicurezza idraulica dei nostri corsi d’acqua in un momento di straordinari cambiamenti climatici”.