Arriva dalla Sardegna una nuova testimonianza dell’urgente necessità di un Piano nazionale di efficientamento della rete idraulica, nonchè di come la burocrazia possa penalizzare lo sviluppo di un territorio e della sua comunità.

In ballo c’è il futuro di 1050 ettari agricoli d’eccellenza nella bassa valle del Coghinas, dove operano 130 aziende con 400 addetti: servono infatti 4.300.000 euro per finanziare subito la manutenzione straordinaria della condotta irrigua, collassata per ben quattro volte negli ultimi due mesi; a  rilanciare l’appello è l’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi).

“E’ necessario non aspettare un minuto di più, perché il fatto di reperire le risorse apre le porte ad un iter burocratico, che sappiamo non essere facile tra appalto, affidamento ed altre incombenze” incalza Francesco Vincenzi, presidente di Anbi.

“Si tratta di un intervento non prorogabile – spiega Toni Stangoni, presidente del consorzio di bonifica Nord Sardegna – perché, stante l’attuale condizione, dalla prossima primavera potremmo avere grandi difficoltà nell’approvvigionamento idrico ad un comparto, che regge l’economia locale. Parliamo di un territorio, che proprio sull’acqua e sulla distribuzione irrigua basa la sua capacità produttiva di altissima qualità. Per questo, chiediamo alla politica di individuare rapidamente i finanziamenti, che portino all’immediata cantierabilità dell’opera”.

“Dopo l’ultima rottura a fine Settembre ci siamo immediatamente attivati per  non lasciare a secco le aziende, grazie all’utilizzo della condotta di un lotto adiacente, che dirama dalla stessa vasca; a tale scopo sono stati individuati 6 settori e le aziende possono accedere al servizio irriguo una volta ogni sei giorni – spiega Giosuè Brundu, direttore dell’ente consortile – Tale soluzione ha però un limite, poichè può garantire il servizio nel solo periodo invernale, ma non potrà in alcun modo essere utilizzata con efficienza dopo il mese di aprile 2024”.

Per questo, il Consorzio di bonifica ha presentato alle autorità competenti diverse possibilità, tra cui quella di poter contrarre un mutuo con la garanzia della Regione Sardegna per affrettare i tempi relativi alla burocrazia: attendesi sollecita risposta nell’interesse del territorio e della sua economia.

FONTE: UFFICIO STAMPA ANBI NAZIONALE