Oltre 14 milioni di euro per i progetti per l’irrigazione in provincia di Siena. Con un’idea innovativa per approvvigionare i vigneti del Chianti doc. E’ ciò che ha in mente il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, che ha presentato venerdì 17 giugno, in Regione, due progetti importanti per la richiesta di inserimento e relativo finanziamento sul fondo di rotazione messo a disposizione dalla Regione Toscana. Si tratta di un sistema di sbarramenti mobili per uso irriguo nel fosso Serpenna, in località Palazzo a Merse (comune di Sovicille) e di un nuovo impianto di irrigazione collettiva con la realizzazione di sbarramenti mobili sul torrente Arbia in località Pianella, tra i territori comunali di Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti.

“Se il progetto a Sovicille può essere considerato tradizionale, essendo realizzato su un territorio che un tempo era una palude – osserva Roberto Tasselli, responsabile area progettazione di Cb6 – quello sul torrente Arbia è decisamente innovativo”. “In particolare – spiega l’ingegnere – andremo a realizzare delle dighe mobili sul torrente, solleveremo l’acqua con una serie di stazioni di pompaggio fino a un’altitudine di 200 metri sulle colline dove ci sono i vigneti. Daremo loro una quantità non enorme di acqua, ma fondamentale per queste produzioni di eccellenza: basti pensare che una risaia consuma circa settemila metri cubi d’acqua per ogni ettaro, un vigneto 700”.

I due interventi garantiranno tra gli 800 e i 900mila metri cubi di acqua irrigua al territorio senese. “E’ un intervento innovativo per il territorio italiano – afferma Fabio Bellacchi, presidente di Cb6 – che ha richiesto e richiederà un impegno importante da parte della nostra area progettazione. E’ fondamentale, vista la sempre più grave carenza d’acqua, concentrare gli sforzi sempre in maniera più costante sull’irrigazione collettiva. Ed è su questa strada che il nostro consorzio si sta indirizzando”.

“Con questi progetti – aggiunge Fabio Zappalorti, direttore generale del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – in qualche modo apriamo una nuova stagione di opere in provincia di Siena, coinvolgendo anche gli stakeholders con progettazioni condivise. Sono stati gli stessi proprietari dei vigneti di Chianti Doc, imprenditori molto importanti, a suggerirci un intervento che potrà essere fondamentale per il futuro delle produzioni di eccellenza per il territorio e soprattutto replicabile in altri contesti simili”.