Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Comune di Siena e Fipsas insieme per un progetto che abbina alla manutenzione del torrente Arbia la creazione di un campo gara per la pesca sportiva. Il campo gara nascerà alla periferia di Siena, tra Taverne d’Arbia e Ponte a Tressa, in un tratto di corso d’acqua che diventerà più fruibile anche dall’intera cittadinanza.

E’ un intervento, quello del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, concordato con Palazzo Pubblico su stimolo dei pescatori. Nel corso della manutenzione ordinaria del torrente Arbia, infatti, saranno create una serie di piazzole che potranno essere utilizzate per la pesca. Sono anche previsti altri interventi, come quelli sui fondali, che andranno a ripulire il torrente di materiale depositato dalle piene nel corso degli anni per ricreare un habitat più adatto alle specie ittiche. E’ un progetto a costo zero per i cittadini (la manutenzione ordinaria rientra nel contributo irriguo), a cui collabora attivamente il Comune di Siena che si farà carico di alcuni oneri accessori, come la sistemazione e la messa in sicurezza delle vie d’accesso al futuro campo gara.

“E’ un intervento di qualità che siamo felici di mettere in atto – osserva Andrea Corsi, vicesindaco di Siena – quando le istituzioni collaborano nell’interesse dei cittadini è sempre un ottimo risultato, per questo ringrazio sia il Consorzio che la Fipsas. Ci auguriamo che questa idea possa realizzarsi presto per mettere al servizio dei pescatori, ma anche di tutti i cittadini e in particolare i residenti di Isola d’Arbia, quest’area importante lungo il torrente”.

Per il via ai lavori di Cb6, durata prevista un paio di settimane, manca solo l’approvazione della Regione Toscana. “Questa iniziativa – afferma Gabriele Carapelli, vicepresidente del Consorzio –  unisce il nostro impegno contro il rischio idraulico alla valorizzazione di un’area cittadina importante. Non solo, ancora una volta dimostra la cura verso le tematiche ambientali da parte di Cb6 e ci permetterà, grazie alla collaborazione con i pescatori, un’ulteriore presenza e vigilanza lungo il corso d’acqua”.

Il vicepresidente Gabriele Carapelli