Se il tempo è denaro, lo è ancor di più davanti alle scadenze del Recovery Fund: è questa la premessa  all’innovativo Protocollo d’Intesa Anbi-Banca Progetto, costruito attorno alla necessità di tempi certi per le scelte decisionali ed ora presentato ufficialmente.

“Alla vigilia di una stagione di cambiamento epocale, Anbi si attrezza per rispondere alle sfide, cui ci chiama la fiducia accordataci dall’Unione Europea con il Next Generation Eu. La pronta capacità progettuale, che dimostrano i Consorzi di bonifica ed irrigazione, necessita di stanziamenti pubblici, ma anche di essere accompagnata da partner finanziari, che ne sposino l’approccio mirato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il Protocollo d’Intesa con Banca Progetto è imperniato sull’impegno dell’istituto di credito nel dare risposte alle esigenze degli enti consorziali entro 3 settimane: un tassello esemplare per contribuire ad accelerare gli iter procedurali, che vedono in 15 anni, il tempo medio per realizzare un’opera pubblica in Italia. E’ una scommessa da vincere per essere pronti a gestire l’acqua del futuro, perché l’incedere della crisi climatica non concede ulteriori ritardi.”

Ad evidenziarlo è Francesco Vincenzi, presidente dell’associazione nazionale dei consorzi per la gestone e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi), promotrice del confronto on-line sul tema “Investire nell’acqua per un’agricoltura più reddituale, territori più sostenibili e sicuri, per la transizione ecologica”.

“Aree di espansione delle piene a difesa dei centri urbani, realizzazione del cosiddetto piano laghetti per invasi medio-piccoli, completamento dei bacini incompiuti soprattutto nel Sud Italia: sono questi tre obbiettivi, su cui stiamo lavorando e che dimostrano come l’azione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione non sia a servizio solo dell’agricoltura, bensì del territorio – aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi – C’è poi il maxi progetto per utilizzare i big data a servizio della gestione dei circa 200.000 chilometri della rete idraulica del Paese, confermando quanto l’acqua sia anche  strumento d’innovazione e marker della società. Per realizzare tutto ciò serve un accompagnamento finanziario, ma soprattutto un fronte comune fra Consorzi di bonifica, cittadini e portatori d’interesse sul territorio; quanto in corso a Firenze per la gestione urbana del fiume Arno è un positivo esempio da prendere a modello.”

Ai lavori del webinar sono intervenuti anche la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Dalila Nesci (“I Consorzi di bonifica sono un attore importante per ridurre il divario fra Nord e Sud del Paese”): il sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni (“L’Italia deve affermare la propria leadership mondiale nella gestione idrica”); Paolo Fiorentino e Giuseppe Pignatelli, rispettivamente ceo e responsabile imprese di Banca Progetto (“Siamo un player innovativo nel campo del credito alle piccole-medie imprese ed ai Consorzi di bonifica ci avvicina l’agilità decisionale. Iniziamo, quindi, un percorso di responsabilità comune”).