Coniugare esigenze irrigue e miglioramento naturalistico: è questo il progetto “Aretè – Acqua in rete”, interessante l’area della Lomellina in provincia di Pavia, coinvolgendo l’Associazione Irrigazione Est Sesia.

Ne sono oggetto quattro alvei per l’irrigazione, qui chiamati cavi o rogge (cavo Fresco a Tromello, roggia Castellana – Lanca Ayala a Vigevano, cavo Magnaghi a San Giorgio Lomellina e la roggia Guida a Zeme), su cui si interverrà per aumentare la “diversificazione fluviale” ed aumentarne la potenziale biodiversità: i corsi d’acqua in aree agricole, infatti, possono ospitare specie di particolare interesse conservazionistico, in particolare gli anfibi. Per loro il progetto prevede la creazione di “frog pool”, cioè aree ricavate attraverso la risagomatura delle sponde e dove l’acqua assume un andamento molto lento, emarginato dalla corrente; grazie alla realizzazione di gradoni per lo sviluppo della vegetazione acquatica, ogni “frog pool” ospiterà una sola specie vegetale, selezionata per dare vita a specifici habitat acquatici, che saranno protetti  attraverso la creazione di palificate opportunamente fessurate, in modo da consentire l’attecchimento di specie vegetali e garantire l’equilibrio dell’ecosistema.

“E’ questa un’ulteriore testimonianza delle articolate professionalità presenti nei Consorzi di bonifica ed irrigazione, dove convivono i sofisticati rilevamenti satellitari, ma anche le più moderne tecniche di ingegneria naturalistica” commenta Francesco Vincenzi, presidente dell’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e della acque irrigue (Anbi).

“Perché la transizione ecologica non sia solo uno slogan – aggiunge il dg di Anbi, Massimo Gargano – è necessario che ci sia una diffusa cultura ambientale, fatta anche di interventi esemplari come quello in atto in Lombardia, aggiornando antiche sensibilità in una visione multifunzionale della risorsa idrica a servizio del territorio”.

FONTE: UFFICIO STAMPA ANBI NAZIONALE