Nella campagna di Cinigiano, attraversare la strada comunale che unisce Trisolla a Santa Lucia poteva trasformarsi in un terno al lotto. Ma il carattere ribelle dell’affluente dell’Ombrone, capace di infuriarsi con piene improvvise, in futuro non metterà più a rischio la sicurezza del tracciato, delle abitazioni e delle tante aziende agricole e agrituristiche che insistono nella zona. Il Consorzio 6 Toscana Sud, in collaborazione con il Comune, con il via libera della Soprintendenza e del Genio Civile, ha studiato un intervento radicale che farà sparire i vecchi e inadeguati tubi che oggi compongono il guado, per lasciare il posto a una nuova struttura prefabbricata, modulare e a prova di piena. I lavori della prima tranche sono stati consegnati ieri alla ditta che si è aggiudicata l’appalto; prevista una seconda tranche per completarli.Il Consorzio Bonifica demolirà completamene il vecchio manufatto. Il nuovo ponte andrà a raccordarsi a monte e a valle con la strada esistente, anche se l’obiettivo è ancora più ambizioso. In un prossimo futuro e con un nuovo finanziamento, l’intervento sarà ulteriormente esteso in modo da andare a completare la messa in sicurezza idraulica di Sasso d’Ombrone. «In pochi giorni sarà allestito il cantiere che, secondo gli accordi, dovrà concludere l’intervento nell’arco di 120 giorni lavorativi – dice il presidente del Consorzio 6 Toscana Sud Fabio Bellacchi -. Andremo a risolvere una criticità storica per la zona, vittima di tante inondazioni e caratterizzata da una situazione idraulica davvero molto delicata. Il manufatto esistente non ha valore storico e per giunta altera il regime sedimentologico del torrente Trisolla: di fatto si configura come una briglia che attraversa in senso longitudinale il corso d’acqua in un punto critico, a monte delle confluenze con il fosso Infernaccio e poco più a valle con l’Ombrone. A rendere ancora più precaria la situazione, c’è il suo regime torrentizio che contribuisce a generare frequenti esondazioni, causa di erosioni spondali anche molto accentuate con forti movimentazioni di materiale d’alveo». Il nuovo guado interessa circa 190 metri ed è un bypass di dimensioni importanti con luce netta di 18 metri. L’intervento costa circa 350 mila euro interamente finanziati dal Piano Stralcio 2019 – Proposta di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (fondi regionali). «Ci siamo impegnati con i cittadini che avremmo messo in sicurezza il tracciato – commenta la sindaca Romina Sani – e con grande gioia portiamo a termine un altro importante obiettivo».

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