Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, quest’anno l’evento pone al centro tre concept di grande importanza: “We cannot afford to wait. Water can help fight climate change. Everyone has a role to play”, cioè: “Non possiamo permetterci di aspettare. L’acqua può aiutare a combattere i cambiamenti climatici. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere“.
Tutti siamo protagonisti nel determinare il futuro di questa preziosa e purtroppo scarsa risorsa. Oltre alle Istituzioni mondiali, anche i singoli cittadini sono chiamati ad essere parte attiva del cambiamento ed a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.
Dal canto loro i consorzi di bonifica ed irrigazione  sono impegnati ogni giorno a preservare l’ “oro blu”.

ANBI: I CONSORZI DI BONIFICA SONO AL LAVORO PER GARANTIRE CIBO ATTRAVERSO L’ACQUA ALL’AGRICOLTURA

Oggi il 25% della popolazione mondiale vive in condizione di stress idrico; l’incremento demografico, la crescente urbanizzazione ed i cambiamenti climatici gravano già sul presente della risorsa idrica. Recenti dati resi noti dall’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia, di cui ANBI è partner, mostrano che il nostro Paese è il più idrovoro in Europa con una media di 160 metri cubi d’acqua potabile utilizzata pro-capite all’anno (il doppio della media europea, due volte la Francia e quasi tre volte la Germania). È quindi indispensabile accelerare la transizione verso modelli sostenibili di gestione idrica: oggi l’Italia si posiziona al 21° posto fra i 28 Paesi europei, considerati nell’indice “Valore Acqua verso lo Sviluppo Sostenibile”, con un punteggio di 4,91 su una scala da 1 (minimo) a 10 (massimo). L’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia ha effettuato anche uno studio per valutare come una gestione efficiente e sostenibile della risorsa acqua sia presente negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: l’analisi evidenzia che la risorsa acqua impatta su 10 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e 53 dei 169 target.

In questo quadro, l’Italia può vantare, però, innovative esperienze tecnologiche e consolidate competenze lungo la filiera dell’acqua, di cui i Consorzi di bonifica e irrigazione sono parte integrante anche in questi giorni gravi, ma determinanti per il futuro del Paese.

“Le umane paure non condizionano, infatti, la responsabilità di servizio pubblico, adempiuta dal personale della Bonifica che, nel rispetto delle ordinanze sanitarie per il contenimento del coronavirus, persegue gli obbiettivi nell’interesse dei territori – dichiara Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – Il lavoro dei Consorzi non si può e non si deve fermare soprattutto nella fase di avvio di una stagione irrigua, che si preannuncia difficile per le scarse precipitazioni e le temperature superiori alla media nei mesi più recenti.”

“In tutta Italia – prosegue Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – i lavoratori degli enti consorziali sono impegnati quotidianamente nelle operazioni di manutenzione e gestione idraulica: chi in ufficio, chi all’aperto, ma anche da casa grazie allo smart working, che evidenzia, una volta di più, l’elasticità operativa, presente nei Consorzi di bonifica ed irrigazione. Contestualmente, si sta lavorando per l’apertura dei cantieri, che vedranno investimenti per circa un miliardo di euro, finalizzati al miglioramento della rete idraulica italiana.”

Conclude il Presidente di ANBI: “Di fronte ai cambiamenti climatici e nel rispetto delle priorità normative, che prevedono il fine agricolo dopo quello umano, occorre promuovere rapidamente un’azione integrata fra i diversi interessi gravanti sulle risorse idriche per favorire anche in Italia quella transizione sostenibile già avviata in altri Paesi europei.”